I MIEI LIBRI

Capitolo V- Buongiorno, compagni cyborg! - Transurfing Vivo oltre i confini della Matrix (Vadim Zeland)


«Mi suscita per il momento dei dubbi l’idea che durante il sonno l’anima viaggi per i settori non realizzati dello spazio delle varianti. Io sogno molto spesso situazioni viste letteralmente il giorno precedente. Mi sembra che si tratti più che altro di qualcosa di generato dal cervello in stato di sonno. Tra l’altro anche i dati delle ricerche condotte sull’encefalogramma confermano che l’attività delle cellule del cervello cambia durante i sogni. Praticamente tutto quello che vedo in sogno è legato alla mia vita reale, anche se, stando all’ipotesi che lei ha formulato, l’anima può sorvolare sopra qualsiasi settore dove può vedere qualsiasi cosa. Ovviamente mi rendo conto che sia la sua spiegazione relativamente al meccanismo del sonno che quella tradizionale, riflettono solo parzialmente ciò che di fatto succede a una persona durante le fasi del sonno».


Ciò che lei ha visto ieri è già trascorso ed è rimasto al di là della realizzazione materiale, e per questo motivo si è di nuovo trasformato in virtuale, cioè non materiale. Ciò che lei vede in un dato momento, acquista, il secondo successivo, una nuova forma, mentre quell’altra, la forma passata, diventa semplicemente un settore superato dello spazio delle varianti. In questo modo la realizzazione fisica vola nello spazio metafisico, analogamente a quanto succede a un fotogramma in una pellicola cinematografica in atto di girare. Il quadro unico dell’Universo materiale esiste solo per un momento. E non si tratta di un’ipotesi ma di un postulato del Transurfing. Per postulati di solito (anche nella scienza tradizionale) si intendono le cose per le quali non si è ancora potuta trovare una spiegazione o una dimostrazione.


Per quanto riguarda l’attività del cervello, anche lì si producono dei processi sia materiali che spirituali. Esiste il meccanismo della “generazione di pensieri” e quello del “volo della fantasia”. È incredibile fino a che punto l’uomo è abituato ad arrivare all’estremo per cercare una soluzione solo su un limite della realtà duale, invece di accettare una banale verità, quella secondo la quale nel mondo esistono contemporaneamente, e non singolarmente, processi fisici e metafisici.


Il fatto che durante il sonno si osservi la presenza di un’attività cerebrale non significa affatto che il cervello in questa fase “generi sogni”. La funzione del cervello consiste, fondamentalmente, nella ricezione e nell’elaborazione di informazioni esterne. Ecco di che cosa si occupa durante il sonno. Come ebbe occasione di dire Natal’ja Petrovna Bechterew 1, direttrice dell’Istituto del cervello dell’uomo, «del cervello sappiamo solo che non ne sappiamo niente».


«Mi ha lasciato piuttosto perplesso anche l’idea che il cervello non possa conservare dentro di se tutte le informazioni che l’uomo riceve. Il fatto è che nessuno sa come di fatto queste informazioni vengano registrate. In testa non abbiamo una memoria duale, ma miliardi di cellule, ognuna delle quali può avere una moltitudine (forse anche miliardi) di stati. Si tratta di un volume enorme. Se poi si applicano dei metodi di compressione e impacchettamento delle informazioni, le possibilità possono aumentare ancora di molto. Il pensiero che nel cervello “siano registrati”solo degli indirizzi, sulla base dei quali il cervello si rivolge a un qualche campo suona molto bene, tuttavia, ribadisco, personalmente mi lascia molti dubbi. Mi sembra solo un’ipotesi cui si vorrebbe molto credere».


Allo stesso modo gli scienziati di due secoli fa avrebbero potuto pensare che tutti i programmi entrano dentro questa scatola magica che è la televisione. Ovviamente, non posso affermare in modo assolutamente categorico che il cervello custodica proprio degli “indirizzi”. Probabilmente è tutto molto più complesso (o forse più semplice?). Per il momento nessuno lo sa. Tuttavia lei invano pensa che io costruisca ipotesi allo scopo di dare una spiegazione circostanziata della struttura del mondo. Non ne ho bisogno, non sono uno scienziato. Il Transurfing è una delle possibili interpretazioni della verità. Quest’interpretazione funziona, e il resto non importa.


Comunque la dovrò deludere. L’uomo non pensa con il cervello ma con il campo morfologico che lo circonda e che consiste, detto in parole povere, in miliardi di lampadine. Esse si accendono e si spengono, come in un computer antidiluviano. Il campo morfologico scintilla, brilla, riluce di tutti i colori: proprio questo è il cosiddetto “processo mentale”. Ovviamente il cervello partecipa all’attività mentale, ma solo parzialmente. I pensieri di per sé non si trovano dentro la testa ma fuori. Il pensiero è un processo d’interazione tra le “lampadine” del campo morfologico e i settori dello spazio delle varianti. Quando la lampadina si accende significa che si è stabilita una connessione tra il cervello della persona e l’informazione cui si è collegata nel dato momento. Alla persona sembra che in testa le sia apparso un qualche pensiero, ma di fatto in testa non c’è niente, oltre a una massa grigia e gelatinosa. Anche la memoria non ha alcuna relazione con i neuroni del cervello. Di nuovo, per dirla in parole povere, quando si accende una lampadina nel campo morfologico si stabilisce una connessione con un determinato settore dello spazio delle varianti che contiene l’informazione che la persona crede di ricordare. Se questo collegamento per qualche motivo non può essere fissato, allora la persona non riesce a ricordare. In modo analogo succede con i sogni: essi nascono non in testa ma lì vengono proiettati, come su uno schermo, provenendo dallo spazio delle varianti.


Per quanto riguarda l’uomo e quello che egli in realtà è, mi sembra che la metafora più riuscita appartenga all’accademico Vjaceslav Michajlovic Bronnikov 2: l’uomo assomiglia a un televisore che trasmette programmi dallo spazio metafisico d’informazioni.


La ragione non è in grado di creare nulla di nuovo, può soltanto costruire una nuova versione di casa utilizzando i vecchi cubi da costruzione. Essa attinge le scoperte dallo spazio delle varianti, e in questo è aiutata dall’anima, che si giova di un accesso diretto a questa dimensione. La creazione avviene in quei rari momenti in cui la ragione interrompe la catena assurda delle sue conclusioni logiche e ascolta la voce dell’anima. In momenti come questi l’uomo si trasforma da stazione ricevente a stazione trasmittente. Buongiorno, compagni cyborg!


A volte mi tocca diffondere cose scioccanti, ma non si lasci impressionare. La realtà, così come è, è molto più impressionante. Anche la coscienza, per esempio (e l’uomo è dotato anche di superco-scienza), si trova non dentro ma al di fuori dell’uomo. Ma qui si tocca un tema assai complesso, che esula dal contesto del Transurfing.


Più in generale il Transurfing rappresenta solo i primi passi consapevoli di un neonato in questo strano e mille volte strano mondo. Se lei fosse interessato ad approfondire il tema, le consiglio di interessarsi alla dottrina dell’accademico Bronnikov. Io stesso sono ancora all’inizio di questo cammino.

Commenti

Post popolari in questo blog

TAFTI LA SACERDOTESSA - CAPITOLO 8, 9, 10

"Il corso di transurfing in 78 giorni" + I Principi BASILARI del TRANSURFING + sintesi della trilogia di Zeland

ESERCIZI CASTANEDA: TECNICHE PER SOSPENDERE EMOZIONI O PENSIERI LOGORANTI + LA MORTE CONSIGLIERA + CANCELLARE LA STORIA PERSONALE etc...