Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2020

I MIEI LIBRI

LEZIONI SUL NULLA

Questi articoli sul sogno planetario in pratica sono lezioni… sul nulla. Se fate i bravi alunni potete imparare il niente, diventare nessuno, andare in giro a insegnare il silenzio e offrire lezioni sul vuoto. Questo è l'obiettivo finale. Quando smetterete di voler comprendere le frasi che scrivo e lascerete spontaneamente perdere qualsiasi parola, avrete concluso con successo questo 'Corso sul Nulla'. Tutto a costo ZeRo.

PARTI SENZA DI TE.... PARTI SENZ'IO!

Immagine
- Vuoi una mossa illuminante? Vuoi il trucco dell'autorealizzato? Usualmente guardi dalla forma al vuoto, dal pensiero/suono al silenzio, dall'io al non-io. Prova ad invertire il vettore dell'attenzione. Prova a guardare dal vuoto alla forma, dal silenzio al pensiero/suono, dal non-io all'io. Questa seconda modalità è quella attraverso cui l'autorealizzato percepisce spontaneamente (senza trucchi, senza sforzi) il mondo delle apparenze esterne. L'illuminato vede tutto senz'io; senza testa, senza pensieri, senza separazione, senza alcun sistema di credenze, senza morale... L'uomo comune invece non riesce a vedere direttamente il sogno planetario e si trova involontariamente costretto a filtrare il mondo attraverso una fitta rete cognitivo-percettiva fatta da convinzioni superstiziose, paure infondate, bias, presupposti sbagliati, strambi precetti morali. Se non riesci a vedere spontaneamente il mondo delle apparenze puoi allenarti invertendo sistematicame

NON SEI TU A MORIRE - NON SEI TU A RINASCERE

Il testo che segue vuole essere una forma di “trasmissione diretta”. L’effetto della trasmissione dipende dal tuo grado di ricettività. -- Morte = pausa tra un movimento e l’altro, tra una vibrazione e l’altra, tra un suono e l’altro, tra un pensiero e l’altro, tra un respiro e l’altro. - CIÒ CHE SEI DAVVERO SI TROVA PRECISAMENTE IN QUELL’ISTANTE SANTO, IN QUELLA PACIFICA PAUSA, IN QUELL’ASSENZA, IN QUELLA SOSTA, IN QUELL’ETERNO RIPOSO. NELLA PAUSA TRA UNA PREOCCUPAZIONE E L’ALTRA , TRA UNA PAURA E L’ALTRA , tra un ricordo e l’altro, tra una sensazione e l’altra, tra un’esperienza e l’altra. Alla morte, come nella cosiddetta illuminazione spirituale, realizzi semplicemente tale pausa, cioè realizzi ciò che sei veramente in assenza di movimento, pensieri, ricordi, emozioni. E quindi chi resuscita? Cosa rinasce? Ciò che rinasce non sei tu! Ciò che rinasce è un’altra forma-pensiero, un’altra apparenza esterna, un altro fenomeno, un altro aggregato percettivo, un’altra allucinazione, un al

SCAPPARE DAL SOGNO PLANETARIO?

Immagine
Lettore: "le ns porte di percezione, cioè la ns strutturazione nello spazio tempo, ci può consentire altro che non sia in sé ignoranza della realtà ultima? Come trovare allora la via di fuga dal sogno? " - ZeRo: "Domande profonde la cui risposta ovviamente si trova oltre qualsiasi parola. Non so perché mi poni tali dilemmi comunque provo a rispondere per il gusto di esprimere l'ineffabile. 1 - non so come stiano le cose dalle tue parti ma le porte percettive di questa mia macchina biologica mi sono trasmesse direttamente da filtrare, distorcere e ridipingere la cosiddetta realtà. Questa distorsione costante per me corrisponde all'attività del sognare e quindi non si tratta della realtà ultima ma di ignoranza della realtà. Il punto però, secondo me, è che non occorre e non si può percepire o conoscere tale realtà semplicemente perché il puro soggetto non è un oggetto. Non è qualcosa di statico, definibile, misurabile, individuabile con una bio-macchina scassata ..

Ashtavakra gita - passi selezionati da ZeRo

Immagine
- - Riconoscendo che in realtà nessuna azione è mai stata commessa, vivo come mi pare. - Solo se resterai stabilmente nella consapevolezza, vedendoti ben distinto dal corpo, fin da subito diventerai felice, pacificato e libero da tutti i legami. Tu non appartieni ai bramini o a qualsiasi altra casta, tu non sei in alcuno stadio di vita, non sei nulla di ciò che i tuoi occhi possono vedere. Sei privo di attaccamento e di forma, il testimone di tutto. Perciò sii beato. Giusto e ingiusto, piacere e dolore appartengono soltanto alla mente e non ti riguardano. Tu non sei chi agisce o chi raccoglie le conseguenze dell'azione perciò tu sei sempre libero. Tu sei l'unico testimone di tutto e sei sempre completamente libero. La causa della sofferenza è nel ritenere il testimone qualcosa di diverso da questo. Giacché sei stato morso dal nero serpente: l'opinione di te stesso che "io sono colui che agisce"; bevi l’antidoto della fede ammettendo il fatto che "io non sono

CONTEMPLA IL TUO NECROLOGIO

Immagine
- Prendi gli annunci funebri. Appiccica sopra una tua foto. Eventualmente incolla anche le foto di parenti e amici. Se lo desideri scrivi due righe personali sotto il tuo nome. Infine contempla ogni giorno la tua fine e la perdita dei tuoi cari. In alternativa salva l'immagine del tuo annuncio funebre sul tablet/telefono e tienilo come sfondo. Per rendere il lutto più realistico richiama emozioni legate proprio al decesso di una persona cara:  richiama il senso di perdita, disfacimento, scomparsa, estinzione, assenza. Mediante la contemplazione della tua morte faciliterai il graduale processo di morte dell'ego, cioè spezzerai l'identificazione con la falsa identità quotidiana. Riposa in pace. - (ZeRo)  

ESERCITARE IL PERDONO (suggerimenti di ZeRo)

Immagine
Per convenienza suddividi la lista del perdono in quattro categorie: IO, FAMILIARI, CONOSCENTI, SCONOSCIUTI. Poi inizia a perdonare nel seguente modo. – PERDONO PERSONALE Perdono l’ego Perdono me stesso/a Perdono tutti i miei comportamenti Perdono tutti i miei errori – PERDONO DEI FAMILIARI Perdono mia madre Perdono mio padre Perdono mio nipote Perdono mio nonno etc… – PERDONO CONOSCENTI Perdono i miei professori Perdono i miei vicini di casa Perdono i miei colleghi etc. – PERDONO SCONOSCIUTI Perdono i malviventi Perdono i politici Perdono i Maestri che non hanno insegnato il perdono Perdono tutti gli esseri viventi Perdono la difficoltà nel perdonare ——– All’occorrenza, nel momento in cui perdi le staffe e la tua mente si innervosisce con qualcuno, passa  velocemente in rassegna la lista del perdono. – vedi anche… – 3° TRILOGIA 2° TRILOGIA 1° TRILOGIA UN CORSO IN MIRACOLI   CONDIVIDI L'ARTICOLO:

QUESTO È TUTTO CIÒ CHE DEVI FARE: DISONORARE LE ILLUSIONI!

  Questo è tutto ciò che devi fare: disonorare le apparenze esterne!   Disonora ciò che non sei, onorando ciò che sei davvero. Onora la Realtà, disonorando l'irrealtà. Onora l'essenza, disonorando l'apparenza. Disonora la maschera, onorando il tuo vero volto. Onora il silenzio, disonorando i pensieri. Disonora l'io, onorando Quello. Disonora il tuo nome, onorando il senza nome. Onora il Risveglio, disonorando qualunque sogno! - (ZeRo - Il mondo delle apparenze)

LA SPIRITUALITA' SERIA DOVREBBE ESSERE UN CAMPO MINATO PER DISINTEGRARE IL TUO EGO

Immagine
Un serio percorso di auto-realizzazione assomiglia a un campo minato le cui mine sono destinate all'ego, ovvero a ciò che credi di essere. Il motivo per cui pochissimi esseri riescono ad intraprendere con successo tale percorso è dovuto al fatto che le mine (messaggi) di tale percorso (insegnamento) non fanno altro che smantellare tutti gli strati della tua identità fittizia (inclusa la tua fittizia identità sociale, lavorativa e spirituale). Passo dopo passo, tutto ciò che NON SEI viene disintegrato e spazzato via. Tuttavia, se si avanza consapevolmente, ci si rende conto che non tutto è perduto poiché esiste qualcosa che è immune al campo minato in cui l'identità ordinaria viene ridotta a brandelli: mentre l'io e tutto il resto sembrerà crollare irrimediabilmente, ci sarà qualcosa che rimane sempre immutabile, intatto, intoccabile. Indovina di cosa si tratta... - (ZeRo, Senz'io si vive da Dio, vol. teorico) Opere dello stesso autore: – 3° TRILOGIA 2° TRILOGIA 1° TRILO

SENZ’IO SI VIVE DA DIO – Premessa volume teorico

Immagine
Caro lettore, la peculiarità di ciò che sto scrivendo sta nel fatto che non sto scrivendo a te. Ciò che scrivo lo scrivo come se lo stessi scrivendo al ‘me’ pre-risvegliato (passami il termine), cioè a quella temporanea coscienza che sembrava rimasta incantata e incatenata alle apparenze esterne: a quel me che si è creduto ricercatore, al me che ha seguito un percorso spirituale, al me che cercava Sé, al me che desiderava questi messaggi. È con questo spirito che condivido queste informazioni, come se stessi inviando dal futuro delle lettere a quel giovane ricercatore alla perenne ricerca della verità. So che dentro di te, nascosto da qualche parte, c’è il medesimo ragazzo che si è posto le stesse domande che mi ero posto io. Lì dentro di te c’è quella stessa presenza che spinse magicamente questa bio-macchina a sperimentare di tutto e di più. Dentro di te c’è quella medesima presenza che vuole spingersi oltre! Quella medesima presenza che prima o poi dirà basta! Basta con l’io! Ora, m