I MIEI LIBRI

Cosa non ha detto TAFTI - I successi dei lettori

 Aleksej Nikolskij 

“Racconto come ho imparato a percepire la treccina in un giorno. Al collo, appesa a una catena, porto sempre la piastrina militare identificativa. Stavo ragionando su come imparare a sentire e a prestare attenzione alle sensazioni sulla schiena quando mi è venuta un’idea. Ho preso la mia piastrina in mano e l’ho lanciata dal petto a dietro la schiena. Guarda caso, essa è finita proprio tra le scapole. Siccome è piuttosto pesante, la sentivo bene e questo mi aiutava a ricordare che avevo qualcosa dietro la schiena. Quello stesso giorno ho impostato piccoli eventi che si sono realizzati nell’arco di un’ora. Poi ho rimesso la piastrina al suo posto, sul petto, ma la sensazione della presenza di un qualcosa tra le scapole è rimasta.” 


Aleksandr Radčenko 

“Nel mio caso le sensazioni di “un qualcosa dietro la schiena” riuscivo a coglierle non vicino alle scapole, ma più lontano, a una distanza di circa 60-70 cm dalla schiena. Sentivo un calore, delle vibrazioni, e in questa modalità mi riusciva molto più facile ed efficace visualizzare.” 

Natalija Žarkova

 “Condivido le sensazioni che ho provato lavorando con la treccina. All’inizio non sentivo nulla dietro la schiena, fino a quando non ho letto il libro La Sacerdotessa Itfat. E qui ho trovato la giusta definizione: una sorta di languore nella zona delle scapole.” 


@ thewinnertakesitall83

 “Tafti, ti Rendo Grazia! Mentre leggevo il libro ho capito che stavo vedendo nel modo più completo la mia percezione della realtà e quei modi che io uso da sempre! Fin dall’infanzia i miei parenti mi chiamavano extraterrestre perché riuscivo sempre, probabilmente a livello inconscio, ad adattare la mia realtà alle mie esigenze. E in merito alla treccina, (io la chiamavo “la mia cordicella”), ne parlavo con tutti fin da quando avevo tre anni, ma la gente che mi stava intorno non poteva capirmi e accettare questa mia percezione. Ora capisco che erano loro in letargo, mentre io sono sempre stata e sono tuttora sveglia. E di recente tutti i miei poteri si sono allineati in una chiara coscienza di chi sono in questo mondo.” 


Alena Bagautdinova

 “Da quando ho acquistato il libro e ho letto della treccia, ho provato ad entrarci in contatto senza riuscirci. Portavo la mia attenzione sul centro, ma di risultati non ne vedevo. Però ho deciso di non mollare. Per due settimane ho praticato senza grande successo ma ieri qualcosa è cambiato. Mi sono resa conto che non è affatto necessario fissarsi sul fatto che ci deve essere per forza qualche sensazione. Ho deciso di non pensare a formicolii, calore e altre sensazioni tattili. Ho pensato che la cosa più importante era fare. E così ho fatto. Uscendo di casa, mi sono ordinata un posto auto nel parcheggio del mio centro di fitness. Ho pensato alle tre migliori varianti di posto per lasciare la macchina. È risultato che erano libere tutte e 3 e in quella che alla fine ho prescelto c’erano addirittura 2 posti vuoti adiacenti. Parallelamente pensavo che era tempo di vendere la mia chitarra: la mia inserzione su Avito⁵ era ferma da due anni. 

Quel giorno stesso ho ricevuto la telefonata di un potenziale acquirente intenzionato a vedere lo strumento l’indomani. Ebbene, oggi me l’ha comprata. Così sono arrivata a questa conclusione: 

1. La concentrazione del pensiero sul fotogramma preimpostato deve essere come un flash, breve e luminoso. 

2. Il pensiero del fotogramma del fine deve essere innescato in formato “Sarebbe bene”.

 3. Se si seguono i due punti sopra descritti, non ha importanza l’immagine, l’affermazione o la sensazione: funziona tutto. Ma la cosa più importante da tener presente, se la cosa non dovesse riuscire, è quella di non mollare. L’abilità arriverà, è solo una questione di tempo. A proposito, quando si illumina l’immagine brevemente, come con un flash, l’importanza non ha il tempo di maturare. È un effetto molto interessante, è come se il cervello rimanesse indietro e di conseguenza non riuscisse a creare i suoi concetti sul tema, ragionare quanto la cosa sia necessaria e possibile in linea generale. La treccina è una cosa fantastica!” 


Georgij Bašarin 

“Oggi è successa una cosa strana legata alla treccina. Stavo tornando a casa e avevo voglia di fumare quando quattro persone mi sono apparse di fronte. Erano quasi tutte ubriache. Ho deciso di attivare la treccia. All’inizio, quando si sono avvicinati, un uomo del gruppo mi ha salutato e augurato buona fortuna. Poi si è avvicinata la sua compagna e mi ha offerto una sigaretta.” 


Evgenij Domosedov

 “Ho attivato la treccina e ho immaginato che stavo lavorando a qualcosa di molto interessante. Dopo 2 giorni ho cominciato a ricevere proposte di lavoro a condizioni incredibili.”


 Margarita Ivanickaja 

“Io invece percepisco la punta della treccina di fronte al coccige. È come se sporgesse dall’area posta tra le scapole e pendesse sul coccige. In più la punta si illumina e lo fa sempre quando inizio a pensarci. Ieri ho immaginato la punta della treccina mentre ero seduta dal dentista che mi stava estraendo il dente del giudizio. Mi dicevo che tutto sarebbe andato bene, anche se la rimozione era difficile. Alla fine dell’operazione, il dentista mi ha detto che, finito l’effetto dell’anestesia, avrei provato dolore e mi ha consigliato di prendere un analgesico per 2-3 giorni. Io di solito non assumo medicine ma le ho comprate lo stesso per ogni evenienza. Però non le ho prese. Stamattina mi sono alzata come se niente fosse. Non mi faceva male neanche un po’!!!” Jana Usmanova Per quanto riguarda la pratica, per me è più comodo sentire una sorta di “languore dietro la schiena”, e anche immaginare di innescare l’intenzione da dietro la schiena e illuminare con essa il fotogramma finale. In questo momento i miei dubbi sono praticamente assenti e proprio questo rende la treccina una tecnica meravigliosa. Sono riuscita già 3 volte a influire sul fotogramma imminente, e questo ha migliorato automaticamente il mio umore.” 


Vika Tomina 

“Una settimana fa non sentivo la treccina e anche adesso non posso dire precisamente che la sento. Quando impostavo la mia realtà, mi risvegliavo, ponevo l’attenzione sulla schiena e mentalmente davo forma a una protuberanza. Ho impostato così la realtà per una settimana senza che succedesse nulla, ma poi la cosa è partita e adesso i miei fotogrammi si trasformano in realtà.”


 Anna Rukavičkina 

“La treccina funziona! Qualche tempo fa mio figlio ha avuto un problema di salute. Siamo andati al pronto soccorso e da lì, in ambulanza, ci hanno portato all’ospedale regionale. Per tutta la strada ho lavorato con la treccina, immaginando il fotogramma di mio figlio, già in salute. Mentre ci avvicinavamo all’ospedale il mio piccolo mi ha detto sottovoce che stava meglio, gli era passato tutto. E il medico che dopo poco l’ha visitato ha confermato: il bimbo stava bene. Così ci hanno rimandato a casa subito.” 


Radost’ Ščastlivaja 

(Gioia felice) Condivido con voi le mie osservazioni. Durante l’attivazione della treccina “mi sento agitata” dietro, dalla testa alla vita. E dopo aver attivato la treccina e innescato i flussi, mi sento invadere tutto il corpo da ondate di qualcosa di piacevole. Forse è proprio questo languore di cui parla Matilda? Queste mie sensazioni sembrano irradiarsi da me verso tutte le direzioni, come cerchi sull’acqua. Addirittura un giorno, dopo che avevo già rilasciato la treccia, queste sensazioni continuavano a pervadermi e io ho pensato al mio lavoro (o meglio mi sono augurata di avere dei cambiamenti positivi). Ebbene: l’intenzione disseminata in questi “cerchi d’acqua” ha funzionato nei giorni immediatamente successivi.”

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