I MIEI LIBRI

Gurdjieff e la Quarta via - Appunti di ZeRo - Primo estratto



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Riflessioni personali tratte dal libro "Gurdjieff e la Quarta via - Appunti di ZeRo".


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Quand'è che (credi ai) sogni?

Quando dormi.

Il risvegliato non ha più interesse a giocare con i dormienti (non sono più i suoi simili).







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DISTANZIATI da ciò che non sei.








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Le forze (REALI) sono invisibili e taciturne: impressioni, attenzione, gravità, elettricità, magnetismo, luce.



Ciò che fa la differenza non riguarda il piano materiale (le particelle subatomiche in sé sono uguali).


La differenza (tra oro e piombo) sta nella disposizione (contro-tendenze, ordine nascosto, scenografia inosservabile, sottili anomalie) di tali impulsi (energia + info)


Gli impulsi (en. + info) si propagano spontaneamente nell'ambiente










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IL LAVORO (interiore) È NECESSARIO… fregatene del resto.


Devi solo sottostare alla struttura corretta, quella che ti porta a destinazione nonostante l’indisposizione, il malumore, le resistenze.

Occorre una risoluta adesione al sistema di regole dello Spirito... Ogni passo in accordo a questo sistema è un buon passo.

Esaurisci l'energia supplementare nel lavoro interiore, cosicché non resti spazio per le frivolezze del falso io e non ci sia tempo per i capricci della Falsa Personalità.

Investi nello Spirito, senza interessi personali, tutte le energie residue fino all'ultima fibra, a quel punto la resistenza sparisce.



È bene avere a disposizione diversi modi di combinare gli elementi (risorse), così da sottrarsi all'univoco sistema di rapporti/leggi (scuola di pensiero, modo di fare) della mente ordinaria.

Ciascun atto lucido e intenzionale è un dissipatore di ottuse forme-pensiero; l’atto cosciente esclude necessariamente molti atti incoscienti e impedisce in quell'istante ai pensieri estranei di sopraggiungere.


Il movimento continuo del microsistema (mini-lavoro interiore) stabilizza la posizione del macro-sistema (condotta della biomacchina).








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Più dormi, più soffri

+ lucidità = + goduria


Chi dorme non piglia energia, non gode del ritorno energetico incrementato dal buon lavoro.


+ ti muovi, + l’energia scorre (si libera, lascia spazio ad altra energia)


Esegui ciò che segui ... Segui il RE ed eseguirai atti da re, atti Reali






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Quel fuoco (Lavoro Eroico, doveri-esserici, Furore-Agni-Gnosi) non brucia l'io reale, brucia solo ciò che tu non sei.









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Il ricordo del falso (falsa personalità, io-altri, corpo, mondo, vita, memoria, passato, esperienze 3d) è sempre alterato, diverso dalla propria versione, falsificato, viziato, corrotto dal deterioramento di cronos (tempo).


Il ricordo del vero (essenza, intimo, sé) – o ricordo del Sé – è sempre identico, autentico a sé, puro grazie all'atemporalità --> ricordarlo è come averlo qui davanti, uguale a prima, proprio adesso o in futuro… è l'unico ricordo reale, lo avrai/rimarrà per sempre.


IL REALE Non finisce o fallisce, non delude né tradisce.


IL FALSO (essendo instabile ha una paura fottuta di venir smascherato (necessità del make-up) e teme di venir rimpiazzato da qualcosa di meglio (da qualcosa di più reale, solido, stabile). Il finto sente il bisogno o l’impulso della difesa o dell’attacco.

Lo sguardo lucido - per il fantoccio – è insostenibile (come un raggio laser che trapassa la sua inconsistenza); il finto non sopporta di essere riconosciuto (odia la (sua) trasparenza, detesta il 'vedere oltre' -- il passargli attraverso 'come se [lui] niente fosse').




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Shock addizionale:

Dallo shock (del riconoscere) che non sei quello, cadrai in Quello (nel tuo io reale)










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CORPO INCONDIZIONATO = io reale = Non-Reattivo agli urti (accidentali, psico-emotivi, verbali)

Sebbene immune/svincolato dalle loro leggi, ha potere d'azione sui corpi karmici condizionati



Corpo Mentale = dialettica, retorica, convinzioni, significati


L’io sociale è influenzato dalla stima propria/altrui… L'indifferenza (non giudizio, non considerazione) lo uccide.


Corpo Astrale (emozionale inferiore) = cede alle deviazioni/tentazioni sensoriali (umore, sensibilità)


La legge (gravità, dualità, regolamento) domina il corpo grossolano – c. planetario –ma svanisce (è assente) quando ti trovi nello spazio… ti accorgi dell'apparenza/sparizione/assenza della personalità grazie alla Pura Presenza.



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L’uomo comune, uomo meccanico, è capace solo di reagire… non sa fare niente.


La biomacchina è pensata per "SENTIRE", ha un costante bisogno di sensazioni (dipende dal contatto fisico, stimolazioni sensoriali)... TU NO… non hai quei bisogni.

Dato che tu non sei la biomacchina, non c’è alcun bisogno e nessun vantaggio nel far agire la biomacchiana in modo diverso.


L'influsso originale o forza causale che guida la bio-macchina è un'intelligenza impersonale/disinteressata (ai tornaconti, omaggi, privilegi umani, competizioni sociali)


Rompicapo fine a Sé = tale Gnosi ha inventato un dispositivo tale da non far vedere/percepire/capire alla macchina umana il proprio interno; la mente ordinaria, oltre un certo limite, non può riconoscere l'essenza... Ma l’essenza è riconoscibile (da sé) per vie traverse, combinazioni segrete, esoteriche, iniziatiche.




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Non riparare la vecchia casa (Falsa Personalità) in demolizione… lasciala collassare

Ogni momento di non-fare (contro-tendenza, senza persona, senza storia immaginaria e correlative azioni) è una ricompensa (in termini di lucidità)

Ogni volta (che lasci cadere un abitudine, un velo, un’illusione) si allarga lo spazio per il nuovo spazio dell’essere.






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Permea gli ISTANTI (i bardo) di consapevolezza.








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La natura - gran procreatrice - non fa che scartare: una rana depone milioni di uova in una volta, di queste solo alcune decine diventano girini e solo una manciata diventano rane.

Stessa cosa per il percorso spirituale: milioni di ricercatori ci provano ma pochissimi giungono all’autorealizzazione.

L’autorealizzazione va contronatura, contro la natura dell’uomo comune, contro i vantaggi del mondo, contro i meccanismi che governano la macchina biologica. Per questo è una rarità.




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La cifra di un gran artista è stimabile dal materiale scartato.

La cifra di un buon praticante è stimabile dalla materia ben sfruttata, dalla sofferenza inutile scartata, dalla qualità di super sforzo, dal lavoro interiore.


Impara a fare qualunque cosa, sperimentare senza timore delle conseguenze, ritagliare uno spazio pacifico ermetico – immune alla paura delle critiche – con il quale esplorare gli aspetti più reconditi ed esprimere il proprio materiale (inconscio) senza censura preventiva (censura morale, sociale).


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